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Storia dell’autogestione in Ticino

“Cent’anni son passati
E sono ritornati
Gli anarchici ora stanno
Ai Molini occupati
L’autogestione avanza e mai si fermerà”.
Addio Lugano Bella, versione Molinara.

Venerdì 15 ottobre. CSOA il Molino. La Scintilla ha partecipato ai festeggiamenti per i 15 anni di lotta del Centro Sociale di Lugano organizzando una conferenza sulla Storia dell’Autogestione in Ticino. Francesco Bonsaver, giornalista di AREA e militante di lunga data del movimento autogestionario, ha parlato alle oltre 50 persone presenti delle varie esperienze autogestite della storia del Cantone. Dalle prime occupazioni a Locarno negli anni 70, fino al CSOA Molino all’ex-Macello e al Selva Squat, passando dai Molini di Viganello, il Maglio di Canobbio, Casa Cinzia e la Casetta di Bellinzona, il Macello Okkupato di Lokarno, la Colonia di Mendrisio, …

La Scintilla ringrazia l’oratore e i compagni e le compagne presenti. Auguri Molino. La lotta continua.

 

Manif Anticapitalista 08.10.2011 – Berna

Scintilla ha organizzato un trasporto collettivo per la manifestazione anticapitalista “AK Kampagne – In Bewegung bleiben – Kapitalismus abschaffen!” del 8 ottobre 2011 a Berna.


 

Maggiori informazioni direttamente dal sito dei promotori: http://www.ak-kampagne.ch

Andi Libera!

Riguardo il processo alla compagna Andi.  

In allegato trovate il volantino della Scintilla riguardante il processo alla compagna Andi che si terrà a Bellinzona tra il 28 e il 30 settembre.

Andi libera!
Fuori i compagni dalle galere!
La lotta è l’unico cammino!

Scarica, stampa e diffondi il volantino: Comunicato Andy

No allo sgombero del Kukutza III!

Scintilla ha partecipato al movimento internazionale di solidarietà contro lo sgombero del centro sociale Kukutza III di Bilbao, Euskal Herria.

Solidarietà portata sia a distanza che direttamente sul posto da alcuni militanti.

L’occupazione non si arresta!

Gora Kukutza!!!

 

 

video realizzato dai compagni del Kukutza

Maggiori info:

http://kukutza.blogspot.com/

Basta Provocazioni!

Volantino distrubuito nel corso del mese di agosto, in particolare nel contesto del film festival di locarno, in risposta alle ultime sparate dei soliti noti esponenti della destra xenofoba.

 

Basta provocazioni!

L’operato del neo consiglio di stato rassomiglia sempre di più ad un bollettino di guerra: dalle sparate sul centro asilanti di Chiasso algli attacchi nei confronti dei nomadi fino alla sterilizzazione della commissione integrazione.

D’altro canto la lega, da sempre paladina dell’intolleranza, tramite il suo presidente a vita e ducetto, nell’enfasi della festa nazionale, alza la mira: Campi di lavoro cintati e sorvegliati per i finti (??) asilanti di Chiasso e 200 guardie di confine a militarizzare la frontiera.

…dove sarà il prossima offensiva? A quando la prossima vittima? A quando il salto di livello?

La guerra che ci troviamo di fronte è una guerra voluta e promossa dall’alto ma che miete le sue vittime solo verso il basso, che mette lavoratori, studenti e disoccupati l’uno contro l’altro e li allontana dalla ragione.

Questo perchè l’unica ragione che sta dietro il degrado della nostra società è la società stessa: il capitalismo, la dittetura del denaro.

Basti pensare che nel 2010 meno 10% della popolazione mondiale deteneva oltre l’85% del Pil mondiale mentre il 50% deteneva meno dell’1%. Pensiamo al fatto che i 3 uomini più ricchi del pianeta avevano capitali maggiori del Pil delle 84 nazioni più povere. In svizzera il 3% della popolazione detiene il 97% della ricchezza.

Di fronte a questi dati i “problemi” legati ai flussi migratori passano in secondo piano e soprattutto dai numeri emerge la ragione che spinge la gente a migrare.

Senza giustizia non ci sarà mai pace.

Scintilla.

 

I Criminali chi sono?

Qui di sotto trovate il testo completo del contributo di Scintilla pubblicato sul “volantone” di solidarietà  a Billy, Costa e Silvia nell’ambito dei processi che si terranno dal 18 al 22 luglio.

Volantino completo di tutti i contributi scaricabile a in fondo all’articolo.

I criminali chi sono?

Il 15 aprile 2010 Billy, Costa e Silvia sono stati fermati dalla polizia zurighese; dopo 15 mesi di detenzione preventiva, dal 18 al 22 luglio saranno processati. I media mainstream hanno focalizzato l’attenzione esclusivamente sulla presunta volontà dei tre giovani di danneggiare un’infrastruttura in costruzione che avrebbe ospitato il centro di ricerca sulle nanotecnologie dell’IBM, definendo l’azione come terroristica. In nessun articolo o servizio apparsi sui principali canali di informazione si sono cercate di capire le possibili ragioni che li avrebbero spinti ad un tale gesto.

L’IBM e gli altri colossi industriali, finanziari e multinazionali del mondo intero, sostenuti dai governi, mostrano di lavorare per il benessere dell’umanità. È realmente così?

Nei paesi poveri del mondo, secondo l’UNICEF, ogni giorno muoiono 4’000 bambini poiché non allattati al seno. La responsabilità è dovuta in gran parte alla promozione del latte in polvere della Nestlé, il quale, fornito gratuitamente negli ospedali, crea disaffezione per il latte materno, e quindi dipendenza da un prodotto che viene spesso preparato con acqua inquinata, o che viene eccessivamente diluito per mancanza di soldi.

Gli organismi geneticamente modificati, criticati anche dai consumatori europei, secondo le industrie biotecnologiche che li producono (come ad esempio la Monsanto, che detiene il 90% del mercato dei semi geneticamente modificati, con un fatturato annuo di 7,5 miliardi di dollari), sarebbero la soluzione alla fame nel mondo. Eppure queste industrie, grazie al sistema dei brevetti, hanno il diritto esclusivo di commercializzare e stabilire il prezzo di diversi tipi di sementi. Controllando le sementi controllano l’alimentazione umana. A causa di questo monopolio, ogni anno migliaia di contadini del terzo mondo sono messi in ginocchio in quanto non possono far altro che indebitarsi per acquistare i semi; nel 2009 oltre 17’000 contadini indiani si sono tolti la vita, i suicidi sono iniziati ad aumentare quando il governo ha rimosso il sostegno pubblico alle coltivazioni ed introdotto la possibilità di coltivare organismi geneticamente modificati.

Anche le industrie farmaceutiche, come Novartis (con un utile di 9,41 miliardi di franchi nel 2010) e Roche (8,89 miliardi nel 2010), grazie ai brevetti, detengono il monopolio di un numero elevatissimo di farmaci. A causa di questo tipo di politica, nei paesi poveri del mondo muoiono ogni anno 1,5 milioni di bambini per diarrea e 1,6 milioni di bambini per polmonite, malattie facilmente curabili se l’accesso ai farmaci fosse gratuito o meno proibitivo.

Le guerre indette dall’occidente con il pretesto di abbattere regimi sanguinari, ma in realtà dettate dagli interessi dei governi occidentali per il petrolio, hanno già spezzato un numero spaventoso di vite: nei conflitti in Afghanistan sono morti almeno 34’000 civili, in Iraq 110’000 e in Libia 10’000, senza contare le persone rimaste mutilate, ustionate, paralizzate, i bambini ritrovatisi senza genitori e le intere famiglie rimaste senza un tetto. Queste atrocità giovano molto all’industria delle armi e alle lobby petrolifere. Anche la Svizzera si alimenta di questi genocidi, basti pensare che nel 2010 la confederazione ha esportato materiale bellico per un valore di 640,5 milioni di franchi.

Attualmente nel mondo sono in corso più di 50 conflitti. Gli scontri armati, i regimi autoritari e gli interessi economici dell’occidente sono spesso la causa di ondate di migranti che scappano da condizioni di miseria e morte.

Dal 1988 sono morte in mare oltre 17’000 persone dirette in Europa, e solo da inizio gennaio 1’820 persone hanno perso la vita al largo delle coste europee, senza contare i numerosi naufragi di cui non si sa nulla. Le persone che riescono a raggiungere le sponde del mediterraneo, spesso dopo viaggi estenuanti, si trovano davanti al muro di odio, intolleranza e paura dalla fortezza Europa. Durante il loro soggiorno nei paesi in cui cercano aiuto, sono reclusi in centri blindati, costantemente sorvegliati come dei criminali, per venire in molti casi rispediti in patria, colpevoli solo di aver sperato in una vita migliore.

Questa è solo una piccolissima panoramica sulle nefandezze di industrie e governi.

Che importanza ha l’ipotetica intenzione di sabotare uno stabile rispetto a tutto questo? La presunta azione di Billy, Costa e Silvia non sarebbe stata diretta verso nessun essere umano, bensì verso un’infrastruttura vuota, con lo scapo di bloccare momentaneamente un piccolo ingranaggio della macchina internazionale del business che miete ogni minuto migliaia di vittime innocenti. Invece le pratiche di direttori, presidenti, manager, azionisti delle varie multinazionali e politici senza scrupoli, che agiscono unicamente per incrementare i profitti per il proprio benessere personale, sono quotidianamente responsabili di povertà, sfruttamento, violenza fisica e psicologica, massacri e guerre nel mondo intero.

Da oltre un anno Billy, Costa e Silvia sono costretti dietro le sbarre in attesa di essere puniti, quei signori in giacca e cravatta sono invece comodi nelle loro lussuose ville e per ogni vita umana distrutta ricevono un bonus a diverse cifre. Questo avviene a causa dello stato, che in luogo di garantire il benessere dei cittadini, con i suoi politici corrotti, i suoi apparati di controllo e repressione e i suoi mass media, protegge e protrae queste logiche del capitalismo, demonizzando e tentando di fermare con ogni mezzo chiunque agisca per cambiare una società gerarchica ed ingiusta in cui il privilegio di pochi è costruito sulla sofferenza di molti.

Grazie allo sviluppo delle nanotecnologie sarà sempre più esteso il dominio sulle nostre vite e su tutto l’esistente. Con la loro applicazione nel settore militare, del controllo e della repressione, saranno potenziati dispositivi come microspie, microsensori, sistemi biometrici, telecamere “intelligenti”, eccetera. La sorveglianza sarà totale, e ogni singolo tentativo di rivolta sarà impossibile.

Se vogliamo un mondo diverso, non possiamo continuare a chinare la testa, accontentarci di notizie parziali, la nostra indifferenza permette l’indisturbato perpetuarsi di questo sistema di dominio. È giunta ora di organizzarsi e lottare!

Scintilla

Scarica volantone

4 luglio 2011: Mobilitazione edilizia Ticinese

I militanti della Scintilla hanno preso parte alla mobilitazione dei lavoratori edili ticinesi indetta dal sindacato Unia per il 4 luglio 2011.

La giornata è stata un successo storico che ha visto oltre ad una massiccia partecipazione di lavoratori del settore anche un esteso sostegno da parte della popolazione: oltre 1800 persone in piazza. Tutto questo nonostante il tradimento dell’organizzazione cristiano sociale ticinese che da prima ha annunciato la sua adesione alla giornata poi ha voltato le spalle ai lavoratori tentando di sabotare il successo della stessa.

Un no deciso al degrado di un settore che nel contesto elvetico è sempre stato la punta di diamante del sindacalismo che cerca di affacciarsi alla lotta.

I militanti della scintilla, oltre ad essersi messi a disposizione per picchetti e logistica varia, sono stati al fianco degli operai durante tutto il corso della giornata cercando di discutere e di favorire una lettura di classe alla mobilitazione.

Noa: Canta la Pace ma vuole la Guerra!

Nell’ambito dell’ultima edizione di festate tra le varie proposte culturali è stato proposto anche il concerto di Noa, cantante israeliana che si è tristemente distinta per le sue posizioni a favore della guerra e contro il popolo palestinese.

Militanti della Scintilla e del CS()A il Molino hanno distribuito il seguente volantino prima, dopo e durante il concerto  per informare i presenti su cosa si cela dietro le false parole di pace e amore della cantante sionista.

qui sotto il testo del volantino e in’allegato lo stesso.

 

Noa : Canta la Pace ma vuole la Guerra

 

Gennaio 2009. I bombardieri, le navi da guerra e l’artiglieria israeliana rovesciano sulla

popolazione civile di Gaza tonnellate di bombe, missili e fosforo bianco.

Noa scrive una lettera aperta in sostegno all’intervento militare.

 

La lettera, farcita di critiche a Hamas ma estremamente generosa verso i crimini di Israele, si conclude con un appello alla guerra. Noa infatti scrive: « spero per voi che Israele faccia il lavoro che tutti sappiamo debba essere fatto e finalmente vi liberi di quel cancro, quel virus, quel mostro chiamato fanatismo, oggi, chiamato Hamas ».

 

Israele non ha scacciato Hamas da gaza. In compenso durante l’operazione ha violato a più riprese il diritto internazionale e il diritto umanitario :

 

– usando bambini palestinesi come scudi umani

– Usando armi chimiche, come il fosforo bianco, contro la popolazione civile

– Uccidendo 1500 civili, tra cui 400 bambini e 100 donne

 

Il regista israeliano Udi alona ha risposto così alla lettera aperta di noa : « Tu ruoti gli occhi, usi le tue parole d’amore al servizio dei tuo popolo conquistatore e chiedi ai Palestinesi di arrendersi con voce tenera. Tu dai ad Israele il ruolo di liberatore. Ad Israele – che, per oltre 60 anni, li ha occupati e umiliati.”, e ancora “Abbiamo coperto i loro cielo con i jet da combattimento, svettanti come angeli dell’inferno e seminando morte a caso. Di quale speranza stai parlando? Abbiamo distrutto ogni possibilità di moderazione e di vita in comune nel momento in cui abbiamo saccheggiato la loro terra, mentre eravamo seduti con loro al tavolo del negoziato. Possiamo avere parlato di pace, ma li abbiamo derubati anche  degli occhi. Essi volevano la terra data loro dal diritto internazionale,

e noi abbiamo parlato in nome di Dio.”

 

Il vestito di colomba non ci inganna. La pace non sta nelle parole o nei testi delle canzoni ma nei fatti. Noa non critica i crimini di Israele, li difende. Cosa ci fa in un luogo di incontro e di confronto pacifico fra i popoli e le culture come festate una che crede che il male si sconfigga con bombe e cecchini ?

LA SUA VOCE GRONDA SANGUE

Organizzarsi e lottare!

C S O A i l M O L I N O

S C I N T I L L A

 

Scarica volantino: Noa 

No all’apartheid! No all’occupazione!

Qui di seguito trovate il testo e l’allegato del volantino che verrà distribuito nei prossimi giorni in ticino riferito all’israel day che si terrà il 26.05.2011 a lugano.

Oltre al volantino è stato chiamato un presidio Giovedì 26 maggio alle 18:00 in piazza Indipendenza a Lugano.

 

No all’apartheid! No all’occupazione!

Il 26 Maggio l’associazione Svizzera-Israele si troverà al palazzo dei congressi di Lugano in compagnia dell’ambasciatore israeliano per giustificare davanti all’opinione pubblica la politica dello Stato israeliano.

Qual’è questa politica ?

  • Israele impedisce a 4,7 milioni di palestinesi di ritrovare la propria terra. Si tratta dei rifugiati che si trovano attualmente nei campi in Libano, Siria, Giordania. Impedire il legittimo diritto al ritorno viola il diritto internazionale e le risoluzioni dell’ONU (Risoluzione ONU 194 del 1948).
  • Israele occupa militarmente il territorio della Palestina violando il diritto internazionale che gli impone di ritirarsi ai confini del 1967 (Risoluzione ONU 242 del 1967). Il muro attualmente in costruzione, al di fuori dei confini del 1967, è illegale e causa della gravi violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale (Decisione della Corte internazionale di giustizia del 9 luglio 2004).
  • Israele è responsabile del massacro di migliaia di civili colpiti nel corso della guerra contro il Libano nel 2006. I bombardamenti israeliani hanno inoltre costretto 600’000 famiglie libanesi (20% della popolazione) a lasciare le proprie case a causa dei bombardamenti indiscriminati contrari al diritto umanitario internazionale. Nel corso di quel conflitto i bombardamenti israeliani sono stati diretti anche contro le forze di pace dell’ONU stazionate nel Libano del Sud (Risoluzione del Consiglio dei Diritto dell’Uomo dell’ONU dell’11 agosto 2006).
  • Israele impone un blocco illegale a Gaza. Questo blocco impedisce l’arrivo di medicine e beni di prima necessità. Questo blocco costituisce un chiaro esempio di punizione collettiva contro l’insieme della popolazione civile, punizione che viola l’art. 33 della Convenzione di Ginevra IV (Rapporto di Richard Falk, « Rapporteur spécial » sulla situazione dei diritti dell’uomo nei territori palestinesi occupati, presentato al Consiglio dei Diritti dell’Uomo dell’ONU il 10 gennaio 2011, par. 23ss.)
  • Israele uccide i bambini. Dall’anno 2000 Israele è responsabile della morte di 1335 bambini palestinesi, uccisi dai militari o dai coloni israeliani (Rapporto di Richard Falk, par. 27) .

L’Apartheid e la discriminazione razziale e religiosa non sono giustificabili. Il rispetto dei diritti umani e del diritto umanitario sono l’unico modo per garantire allo Stato di Israele un esistenza pacifica e sicura.
Diamo voce alle migliaia di fratelli e sorelle di Palestina : Esprimiamo il nostro dissenso contro l’apologia del genocidio e della superiorità razziale propagata dalla disinformazione filo-israeliana.
Contro il colonialismo, per l’autodeterminazione dei popoli !
Organizzarsi e lottare.
Scintilla

volantino israel day, stampa e diffondi:  http://imageshack.us/photo/my-images/6/volantinoisraeldaypresi.jpg/

volantino israel day, stampa e diffondi!

1a Maggio 2011

La Scintilla ha partecipato al primo maggio 2011 organizzato dall’USS a Lugano.

Ecco il testo del volantino distribuito in quest’occasione:

ABBATTERE IL CAPITALISMO

Se non tu, chi ? Se non ora, quando ?

1 Maggio, niente da festeggiare. La Lega avanza, i padroni ridono e i lavoratori crepano, schiantati dal lavoro sui cantieri e nelle fabbriche o annegati a pochi metri dalle coste dell’Europa fortezza.

1 Maggio, tempo di svegliarsi, di puntare i piedi, stringere i pugni e rialzare la testa. Di (ri)costruire movimento unendo le forze progressiste e rivoluzionarie per affrontare l’alleanza del capitalismo patriottico nostrano con l’Europa del capitale.

1 maggio, tempo di organizzarsi, tempo di lottare. Di rispondere all’ondata razzista, ai seguaci del duce Bignasca e al silenzio complice di chi lo teme troppo per fargli fronte. Tempo di costruire resistenza, dentro e fuori dalle scuole, dalle università, dai posti di lavoro, dai sindacati e dai movimenti sociali.

1 Maggio, tempo di urlare forte che questo sistema non funziona. Che il capitalismo non produce altro che odio, razzismo, disuguaglianza, sofferenza e rassegnazione. Tempo di ricordare che un’alternativa esiste ed è più che mai necessaria e che sta a noi costruirla, fronteggiando giorno dopo giorno fascisti e padroni, senza mai un passo indietro.

QUI NON SI ARRENDE NESSUNO/A !

 

Scarica le 2 versioni del volantino distrubuito:

volantino 1 maggio 2011 – ver1

volantino 1 maggio 2011 – ver2