Nell’ambito dell’ultima edizione di festate tra le varie proposte culturali è stato proposto anche il concerto di Noa, cantante israeliana che si è tristemente distinta per le sue posizioni a favore della guerra e contro il popolo palestinese.
Militanti della Scintilla e del CS()A il Molino hanno distribuito il seguente volantino prima, dopo e durante il concerto per informare i presenti su cosa si cela dietro le false parole di pace e amore della cantante sionista.
qui sotto il testo del volantino e in’allegato lo stesso.
Noa : Canta la Pace ma vuole la Guerra
Gennaio 2009. I bombardieri, le navi da guerra e l’artiglieria israeliana rovesciano sulla
popolazione civile di Gaza tonnellate di bombe, missili e fosforo bianco.
Noa scrive una lettera aperta in sostegno all’intervento militare.
La lettera, farcita di critiche a Hamas ma estremamente generosa verso i crimini di Israele, si conclude con un appello alla guerra. Noa infatti scrive: « spero per voi che Israele faccia il lavoro che tutti sappiamo debba essere fatto e finalmente vi liberi di quel cancro, quel virus, quel mostro chiamato fanatismo, oggi, chiamato Hamas ».
Israele non ha scacciato Hamas da gaza. In compenso durante l’operazione ha violato a più riprese il diritto internazionale e il diritto umanitario :
– usando bambini palestinesi come scudi umani
– Usando armi chimiche, come il fosforo bianco, contro la popolazione civile
– Uccidendo 1500 civili, tra cui 400 bambini e 100 donne
Il regista israeliano Udi alona ha risposto così alla lettera aperta di noa : « Tu ruoti gli occhi, usi le tue parole d’amore al servizio dei tuo popolo conquistatore e chiedi ai Palestinesi di arrendersi con voce tenera. Tu dai ad Israele il ruolo di liberatore. Ad Israele – che, per oltre 60 anni, li ha occupati e umiliati.”, e ancora “Abbiamo coperto i loro cielo con i jet da combattimento, svettanti come angeli dell’inferno e seminando morte a caso. Di quale speranza stai parlando? Abbiamo distrutto ogni possibilità di moderazione e di vita in comune nel momento in cui abbiamo saccheggiato la loro terra, mentre eravamo seduti con loro al tavolo del negoziato. Possiamo avere parlato di pace, ma li abbiamo derubati anche degli occhi. Essi volevano la terra data loro dal diritto internazionale,
e noi abbiamo parlato in nome di Dio.”
Il vestito di colomba non ci inganna. La pace non sta nelle parole o nei testi delle canzoni ma nei fatti. Noa non critica i crimini di Israele, li difende. Cosa ci fa in un luogo di incontro e di confronto pacifico fra i popoli e le culture come festate una che crede che il male si sconfigga con bombe e cecchini ?
LA SUA VOCE GRONDA SANGUE
Organizzarsi e lottare!
C S O A i l M O L I N O
S C I N T I L L A
Scarica volantino: Noa