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SCINTILLA CON I NO-TAV

Lunedì 27 febbraio, il compagno Luca Adda cade da un traliccio mentre resiste agli assalti dei poliziotti e carabinieri. Rischia la vita per difendere la sua terra, la Val Susa, da chi vorrebbe devastarne il paesaggio e la natura nel nome del profitto e del cemento.

Ma nonostante la repressione, la polizia, l’esercito, la resistenza della valle non si ferma. La lotta cresce e si allarga : da Milano a Roma, da Bologna a Palermo, arrivando fino a Ginevra, dove alcun* compagn* della Scintilla hanno partecipato al presidio di solidarietà che si è svolto nel pomeriggio del 27 di fronte al Consolato italiano.

Un piccolo gesto di solidarietà e di complicità con chi lotta in difesa della terra e contro la voracità di chi vuole distruggere una Valle ed i suoi abitanti. Abitanti che da ormai 20 anni si battono contro la costruzione della linea ad alta velocità Torino-Lione e che, soprattutto negli ultimi tempi, sono diventati il simbolo di una lotta globale. Di un popolo che, dalle strade della Grecia alle piazze degli Stati Uniti, insorge contro la crisi strutturale del Capitale e contro chi, seduto su comode poltrone, mantiene in vita un sistema assassino e liberticida. Facendo pagare chi ha sempre pagato. Sfruttando gli/le sfruttati/e di sempre.Ma la rabbia cresce, e il popolo non perdonerà.

Con Luca, con i compagni e le compagne colpite dalla repressione, con il popolo No-Tav.

+ info sulla situazione : www.notav.info

Portiamo la valle in città!
La nostra solidarietà non conosce frontiere!
Organizzarsi e lottare!

 

3 marzo : Tanti popoli, un’unica lotta. Corteo.

Anche quest’anno la Scintilla parteciperà al corteo organizzato dalle compagne e dai compagni milanesi in solidarietà con il popolo basco e con tutti i popoli in lotta.

Sei interessata/o a partecipare al corteo? Contattaci per avere più informazioni e per coordinare un trasporto collettivo. scintilla[@]canaglie.net

Borroka da bide bakarra. La lotta è l’unico cammino.

+ info su www.ehlitalia.org

Assemblea Scintilla

 

Scintilla - Organizzersi e Lottare

Sabato 11 febbraio prossima assemblea della Scintilla.

Ore 10’00, Bellinzona.

Sei interessat@ a partecipare?

Contattaci! scintilla@canaglie.net

Messico sul piede di guerra: autonomia, emancipazione e territorio per un mondo che contenga molti mondi

Ottima partecipazione alla serata dello scorso venerdì 13 gennaio, presenti 25 persone!

La Scintilla ringrazia i compagni e le compagne del Collettivo zapatista.

La lotta è l’unico cammino.

Visualizza volantino, clicca qui

oltre 110’000 persone a Bilbao…Scintilla presente!

Militanti della Scintilla hanno partecipato all’imponente manifestazione, oltre 110’000 persone, a sostegno dei quasi 700 prigionieri politici baschi ancora detenuti nelle carceri dello stato spagnolo e francese.

articolo in italiano:

video e foto del corteo:

Hamaika Herri Borroka Bakarra! Molti popoli un’unica lotta!

 

Scintilla al fianco degli edili in sciopero!

La Scintilla è scesa in piazza con i lavoratori dell’edilizia per rivendicare un nuovo contratto nazionale mantello che garantisca condizioni di lavoro degne per gli operai del settore.

Nelle strade e nei cantieri, organizzarsi e lottare!

Testo del volantino distribuito il 2.12.2011 a Bellinzona:

La lotta è l’unico cammino.  
     
Il divario tra ricchi e poveri, tra padroni e operai, continua ad aumentare vertiginosamente nonostante la crisi. L’economia nell’edilizia funziona, ma come al solito sono sempre e solo i soliti pochi a guadagnarci.

Quando il mercato va male, si taglia nei diritti di chi lavora. Quando il mercato tira, si rifiuta di fare partecipare i principali artefici di questo successo, chi sui cantieri si spacca mani e schiena per costruire strade e palazzi, con la scusa di una futura crisi. Il vangelo dei padroni è questo : A noi i profitti, a voi le perdite, i sacrifici, gli infortuni.

Un nuovo Contratto Nazionale Mantello per l’edilizia con dei miglioramenti sostanziali per quanto riguarda le ore flessibili, la retribuzione, le garanzie di sicurezza e il divieto dei licenziamenti e delle rappresaglie antisindacali non è un privilegio ma un diritto per le migliaia di lavoratori che hanno dato fatica e sudore e non hanno ricevuto finora altro che le briciole.

La storia insegna che libertà e diritti non sono mai stati ottenuti altrimenti che con la lotta. Siamo la linfa vitale di questo sistema. Se ci stringiamo e marciamo uniti per i nostri diritti, niente e nessuno potrà fermarci, fino all’ottenimento dei nostri obiettivi, fino al cambio sociale e politico necessario, fino alla costruzione di un sistema fondato sull’uguaglianza invece che sui privilegi.

I DIRITTI NON SI MENDICANO, SI CONQUISTANO !
 

Volantino, stampa e diffondi: volantino edilizia 2.12.11

Da dove sbuchi?

La Scintilla era presente alla manifestazione anti-razzista convocata dal collettivo SOS Razzismo il 20 novembre a Locarno. Questo il testo del volantino distribuito :

Da dove sbuchi?

“Da dove sbuchi?” È una semplice domanda. Un modo per chiedere alla persona che hai di
fronte di raccontarti qualcosa di lei. Da dove sbuchi permette di narrare liberamente la propria
identità. Nessun suggerimento da bordo campo. Se ti chiedessero da dove sbuchi cosa
racconteresti? Magari che hai giocato 10 anni a pallavolo girando l’Europa per i tornei. Oppure
che sei stato un anno in India. O che hai partecipato al comitato studentesco del liceo per
quattro anni. Che tuo zio fa il falegname e nella sua officina hai passato gran parte delle tue
vacanze d’infanzia. Che sei cresciuta in Svizzera ma i tuoi genitori vengono dal Messico. Che hai
fatto per anni volontario nelle colonie estive integrate.

La nostra identità è composita, siamo il risultato di molte molte molte esperienze. La nostra
identità cambia ininterrottamente, poiché le nostre esperienze e i nostri incontri si moltiplicano.
Questa è l’identità: moltitudine, incontro, scelta, scambio, movimento. I tasselli che la
compongono fanno di noi persone uniche e nello stesso tempo che condividono singoli tratti
con milioni di altre persone. Similitudini e differenze sono parte integrante della collettività.
Sono i valori umani e i diritti di ogni individuo che dovrebbero essere – ma non sono –
universali. Enumerarli non basta, bisogna viverli e lasciarli vivere a tutt*.

E se l’identità di un singolo è multipla e in movimento, quella di un popolo, della popolazione
che abita un determinato territorio, non fa differenza. È un insieme di elementi eterogenei,
costruita da sempre attraverso il succedersi di avvenimenti “incontri, commistioni,
contaminazioni con altre culture, eredità, prestiti di ogni genere, influenze. L’identità di un
popolo è come quella di un fiume: senza le acque diversissime dei suoi affluenti il fiume non
esisterebbe. Il Po’ si estende per 652 km, ma è diversissimo dalla sorgente alla foce. Quale tratto
del Po’ lo rappresenta meglio, dov’è la sua identità di fiume? Quali sono le sue acque specifiche,
prescindendo da quelle dei suoi affluenti, e dagli affluenti degli affluenti? Se togliamo le acque
che non sono del Po’, ma dei suoi affluenti, non rimarrà nulla, nessuna acqua” (C. Tugnoli,
“L’identità mediata”). Allo stesso modo se tentiamo di togliere i tratti di identità che non
consideriamo originali di un popolo neghiamo l’identità tutta.

Ora che i partiti di destra guadagnano voti, che le politiche del governo cantonale e federale
faticano a mascherare il loro razzismo istituzionale. Mentre nel tragitto per raggiungere
l’Europa migliaia di persone muoiono di stenti o ammazzate e l’Occidente cerca di costruire
muri invalicabili dove stoccare la ricchezza rubata in altre terre. Ora che l’1% della popolazione
mondiale sta mettendo in ginocchio non solo chi lo era già, ma l’intero 99% del mondo, ci
sembra doveroso ricordare:

Da dove veniamo: dal pianeta Terra.
Cos’è la nostra identità: un lodevole casino.
Cosa vogliamo: pace per gli oppressi, guerra agli oppressor.

Scintilla (scintilla.noblogs.org)

 Volantino, stampa e diffoni: Da dove sbuchi

Fermare l’integrazione?! NO!

All’onore delle cronache l’ennesimo attacco alle già esigue strutture sociali volte a tutelare la dignità dei migranti a livello cantonale: Gobbi ha deciso di chiudere la Commissione Integrazione.

Dopo quest’ennesimo colpo basso del neo consigliere di stato la reazione della popolazione che ancora crede che una società multiculturale e mutiraziale sia l’unica via percorribile non può più farsi attendere!

Per queso Scintilla invità tutti e tutte a partecipare numerosi al presidio spontaneo indetto per domani, giovedì 28 luglio 2011 tra le 17°° e le 19°°, in piazza governo a Bellinzona.

Sotto trovate il testo dell’appello che in queste ore sta circolando.

Nessun uomo è illegale!

Scintilla

 

L’integrazione non può essere fermata

Presidio in Piazza Governo a Bellinzona

Giovedì 28 luglio 2011 dalle 17’00 alle 19’00

Norman Gobbi, in piena estate, per cercare di evitare che si alzino polveroni, ha deciso di chiudere e snaturare la Commissione Integrazione. Ente che dal 2004, con rappresentati di ambienti interessati, minoranze e comunità religiose sostiene l’organizzazione di progetti atti a favorire l’integrazione e lottare contro il razzismo.

Con questo grave atto di forza il Consigliere di Stato istituzionalizza e declina nella pratica quelle che fino ad ora rimanevano delle semplici boutade fasciste urlate dalle pagine del Mattino della Domenica. Dopo la presa di posizione contro il centro di registrazione a Chiasso, la chiusura delle aree nomadi, l’abolizione della commissione rende chiaramente l’idea dell’animo xenofobo con cui Gobbi ha intenzione di governare il suo dipartimento.

Anche le modalità con cui è stata presa questa decisione lasciano grossi dubbi, sia dal profilo formale, sia per la scelta di riformarla ad inizio anno dopo averla epurata e modificata a suo piacimento. Gobbi prova ad agire al di sopra di tutto e tutti, come è tipico del suo partito.

Il chiaro attacco alla commissione banalizza il razzismo e la discriminazione, fenomeni fortemente presenti nella vita di qualsiasi persona migrante che vive il nostro territorio. Gobbi fomenta l’odio, poi minimizza il razzismo. Noi migranti e noi svizzeri, attenti alle dinamiche sociali, sappiamo che c’è ancora un’intera strada da percorrere affinché accoglienza, pari diritti, scambio interculturale, reciproco rispetto e comprensione, siano terreno comune per l’insieme della collettività che formiamo.

La migrazione è un dato di fatto con cui la società tutta dovrà confrontarsi. Pensiamo quindi sia meglio affrontarla con delle politiche di apertura e di integrazione che abbiano al centro la dignità dell’essere umano. La politica dell’odio portata avanti dai partiti di destra non fa che accrescere l’intolleranza e le manifestazioni xenofobe. I recenti eventi di Oslo, ma anche episodi meno eclatanti ma più diffusi, le campagne politiche razziste creano un clima di diffidenza che come una patina si deposita su tutta la società e rischia di renderci meno solidali e aperti, meno curiosi e meno rispettosi. Sembrano degli attacchi contro fasce minoritarie della popolazione ma che avranno dei pesanti influssi su tutti noi. Presto o tardi ce ne accorgeremo.

Noi, svizzeri, migranti, seconde generazioni, noi cittadini del mondo che crediamo nella dignità e nella solidarietà parteciperemo a questo presidio. Siamo preoccupati per le scelte scriteriate del dipartimento delle Istituzioni presieduto da Gobbi ed esprimiamo fermamente il nostro dissenso continuando a portare avanti nella quotidianità gesti e iniziative di apertura e solidarietà.

Cittadini e cittadine in rete solidale