La Scintilla era presente alla manifestazione anti-razzista convocata dal collettivo SOS Razzismo il 20 novembre a Locarno. Questo il testo del volantino distribuito :

Da dove sbuchi?

“Da dove sbuchi?” È una semplice domanda. Un modo per chiedere alla persona che hai di
fronte di raccontarti qualcosa di lei. Da dove sbuchi permette di narrare liberamente la propria
identità. Nessun suggerimento da bordo campo. Se ti chiedessero da dove sbuchi cosa
racconteresti? Magari che hai giocato 10 anni a pallavolo girando l’Europa per i tornei. Oppure
che sei stato un anno in India. O che hai partecipato al comitato studentesco del liceo per
quattro anni. Che tuo zio fa il falegname e nella sua officina hai passato gran parte delle tue
vacanze d’infanzia. Che sei cresciuta in Svizzera ma i tuoi genitori vengono dal Messico. Che hai
fatto per anni volontario nelle colonie estive integrate.

La nostra identità è composita, siamo il risultato di molte molte molte esperienze. La nostra
identità cambia ininterrottamente, poiché le nostre esperienze e i nostri incontri si moltiplicano.
Questa è l’identità: moltitudine, incontro, scelta, scambio, movimento. I tasselli che la
compongono fanno di noi persone uniche e nello stesso tempo che condividono singoli tratti
con milioni di altre persone. Similitudini e differenze sono parte integrante della collettività.
Sono i valori umani e i diritti di ogni individuo che dovrebbero essere – ma non sono –
universali. Enumerarli non basta, bisogna viverli e lasciarli vivere a tutt*.

E se l’identità di un singolo è multipla e in movimento, quella di un popolo, della popolazione
che abita un determinato territorio, non fa differenza. È un insieme di elementi eterogenei,
costruita da sempre attraverso il succedersi di avvenimenti “incontri, commistioni,
contaminazioni con altre culture, eredità, prestiti di ogni genere, influenze. L’identità di un
popolo è come quella di un fiume: senza le acque diversissime dei suoi affluenti il fiume non
esisterebbe. Il Po’ si estende per 652 km, ma è diversissimo dalla sorgente alla foce. Quale tratto
del Po’ lo rappresenta meglio, dov’è la sua identità di fiume? Quali sono le sue acque specifiche,
prescindendo da quelle dei suoi affluenti, e dagli affluenti degli affluenti? Se togliamo le acque
che non sono del Po’, ma dei suoi affluenti, non rimarrà nulla, nessuna acqua” (C. Tugnoli,
“L’identità mediata”). Allo stesso modo se tentiamo di togliere i tratti di identità che non
consideriamo originali di un popolo neghiamo l’identità tutta.

Ora che i partiti di destra guadagnano voti, che le politiche del governo cantonale e federale
faticano a mascherare il loro razzismo istituzionale. Mentre nel tragitto per raggiungere
l’Europa migliaia di persone muoiono di stenti o ammazzate e l’Occidente cerca di costruire
muri invalicabili dove stoccare la ricchezza rubata in altre terre. Ora che l’1% della popolazione
mondiale sta mettendo in ginocchio non solo chi lo era già, ma l’intero 99% del mondo, ci
sembra doveroso ricordare:

Da dove veniamo: dal pianeta Terra.
Cos’è la nostra identità: un lodevole casino.
Cosa vogliamo: pace per gli oppressi, guerra agli oppressor.

Scintilla (scintilla.noblogs.org)

 Volantino, stampa e diffoni: Da dove sbuchi